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Attività 2019-20

il CONCORSO

Lo scorso 15 maggio, presso l’Aula Magna del Liceo Artistico "Giulio Romano" di Mantova, si è svolta la premiazione del concorso “Io mi proteggo e proteggo l'ambiente2”, si è riunita la giuria del concorso che si lega alle attività dei Centri di Promozione della Protezione Civile, di cui il Liceo Artistico “Giulio Romano” è capofila. La giuria composta dalla Dott.sa Alida Irene Ferrari (Dirigente scolastico), Fausto Scansani (rappresentante Protezione Civile), M.a Cristina Baracca (insegnante scuola per l'infanzia), M.a Stefania Forestino (insegnante scuola primaria), Prof.ssa Elena Scarpanti (docente scuola secondaria I° grado), Prof.ssa Graziella Caporali (docente scuola secondarie II° grado).

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i PREMIATI e le OPERE

IO MI PROTEGGO CON GLI INSEGNAMENTI DI CIVILINO – I MEZZI DELLA PROTEZIONE CIVILE

1° premio di euro 500,00 assegnato a IC di Roverbella – Scuola dell’Infanzia – Sezione alunni di cinque anni : B –C-D-E  insegnante referente Emma Simonazzi.

Il progetto sviluppato attraverso l’ideazione di due cartelloni e della mascotte della Protezione Civile “Civilino” è stato realizzato con accuratezza ed impegno dai bambini che hanno prima immaginato, poi descritto ed infine vissuto con partecipazione emotiva le attività di previsione e prevenzione fondamentali nel programma di protezione civile.  I bambini hanno illustrato gli “abitanti” del loro mondo: animali e mezzi di soccorso chiamando, i primi, con nomi propri ed illustrando i secondi nelle loro azioni di soccorso. La realizzazione di Civilino denuncia inoltre un’altra sensibilità degli scolari nei confronti della realtà che ci circonda: quella del rispetto dell’ambiente e del riciclo . Civilino infatti è stato costruito con materiali di recupero: cartoni, tubi e stivaletti che sono serviti per evidenziare i fattori che possono scatenare gli eventi ampiamente distruttivi, le misure di previsione e prevenzione adottabili e l’educazione a comportamenti adeguati nei confronti di se stessi, dei propri familiari e delle persone che condividono ambienti di vita e di lavoro. Il progetto soddisfa le richieste della Protezione Civile ma rientra anche nel campo dell’educazione ambientale e dell’informazione/sensibilizzazione  verso tematiche da inserire in un ciclo infinito di miglioramento continuo che coinvolge in questo modo anche la macchina dei soccorsi.

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UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO, PERCHE' NON RESTI INDIETRO NESSUNO

1° premio di euro 500,00  assegnato a IC di Volta Mantovana - Scuola dell’Infanzia – Sezioni alunni A-B-C-D- E  insegnante referente Alice Avesani - elaborato multimediale

Il Progetto, realizzato con un video, presenta i bambini che riportano su fogli le parole della canzone cantata per denunciare le calamità e i rischi a cui tutti possiamo sottostare. L’incendio, il fuoco, il terremoto, l’alluvione, la frana sono pericoli costanti su cui gli alunni hanno riflettuto e scritto e di cui hanno preso coscienza attraverso un percorso di sensibilizzazione e di approfondimento tematico. Ne è dimostrazione anche la ricerca, rappresentata nelle prime immagini del video, di un rifugio in classe di fronte all’eventualità di un terremoto e l’uscita dall’aula verso i punti di raccolta in caso di emergenza. I bambini dimostrano d’aver maturato un atteggiamento consapevole da assumere in caso di pericolo, d’aver preso coscienza di possibili eventi negativi ma di saper ricercare strategie adeguate per far fronte a tali eventi e muoversi in sicurezza sia all’interno che all’esterno della scuola. Si evidenzia perciò l’assunzione di un   comportamento tranquillo e consapevole dettato dalla conoscenza di cosa fare in caso di pericolo. Dal progetto risulta anche un’altra importante caratteristica: quella della solidarietà  ,espressione di una moderna coscienza collettiva del dovere dell’ aiuto e del senso dell'urgenza “ Perchè non resti indietro  nessuno” recita il titolo del progetto nell’intento di incoraggiare e sostenere la cultura e lo sviluppo del concetto di altruismo, di impegno e di partecipazione visibile e concreta di una condivisione senza confini. Anche la Protezione Civile  valorizza al massimo le forze della cittadinanza attiva per garantire l'efficacia e la tempestività dei suoi interventi.

IO MI PROTEGGO

1° premio di euro 500,00 assegnato a CPIA di Mantova  classe 3B docente referente prof. Serena Pedrazzoli alunna Ghizlane Laakaubi - elaborato multimediale

Il progetto realizzato evidenzia il comportamento di una famiglia straniera coinvolta in un sisma. La famiglia, consapevole dei possibili rischi, dimostra di sapere organizzarsi per affrontare eventuali momenti di crisi   perché diventai  il primo attore di questo sistema: sa quello che deve sapere, sa come vigilare, come avvisare, come collaborare con i soccorritori. Le persone o la  famiglia, quando si verifica una emergenza, quasi sempre in modo imprevisto ed improvviso, possono trovarsi soli di fronte a situazioni difficili e pericolose, anche soltanto per il tempo necessario ai soccorritori per arrivare ed aiutare,, tempo che può essere più o meno lungo a seconda delle dimensioni dell’emergenza e delle condizioni ambientali nelle quali ci si  trova. È allora essenziale sapere cosa fare e come comportarsi in quei momenti. Le informazioni trasmesse dalla Protezione Civile aiutano ogni componente del nucleo familiare  a svolgere al meglio il proprio ruolo.

I suggerimenti  e le informazioni spiegano cosa e come fare e, soprattutto, quali sono i comportamenti pericolosi e quelli corretti . Il messaggio trasmesso dal video è molto efficace perché fatto proprio anche da una famiglia straniera che ha assunto  la consapevolezza  di sentirsi partecipe del nostro sistema e non un utente passivo. Il modo più “civile”, più utile per affrontare con serenità e coscienza i temi che riguardano la sicurezza di tutti, è trasformare il  nucleo familiare in un soggetto attivo della Protezione Civile. Non è né difficile né troppo impegnativo!  Costruire insieme a tutti i componenti del  nucleo familiare il “Piano familiare di Protezion” è affermare che La Protezione Civile siamo tutti noi.

LA SICUREZZA PER LA VITA

2° premio di euro 300,00 assegnato a CPIA di Mantova classe 3B  docente referente Serena Pedrazzoli  alunno Giumi Tairi  - elaborato multimediale

Il progetto realizzato con immagini e riflessioni dimostra quanto sia importante l’informazione e la conoscenza di atteggiamenti corretti in caso di calamità naturali quali l’incendio. Occorre essere consapevoli dei possibili rischi presenti sul territorio e di conseguenza gestire l’emergenza con competenze acquisite. Vengono qui evidenziati infatti i programmi della Protezione Civile atti ad agevolare i soccorsi in caso di disastri. E’ importante quindi l’operato della Protezione Civile legato alla sua attività di formazione effettuata per favorire la crescita di una cultura di protezione.   Ogni cittadino ha diritto di essere soccorso con la professionalità e la formazione di cui ogni volontario è portatore ma anche ogni cittadino deve dare il massimo di informazione e consapevolezza come contributo nelle operazioni di soccorso che si dovessero verificare    Gli interventi e la difesa nei confronti di gravi calamità possono essere provvisoriamente gestiti anche dal singolo  e dalla cittadinanza attiva per garantire in seguito l’efficacia e la tempestività degli interventi. Le immagini del progetto sottolineano quanto sia importante avere competenza, efficienza e altruismo  e quanto valga  sensibilizzare la popolazione sui rischi del territorio ,su cosa fare in caso di pericolo e su come agevolare i soccorsi in caso di calamità. Tra le attività di prevenzione si può indicare perciò anche tutta l'attività di formazione effettuata per favorire la crescita di una cultura di protezione civile.

ACQUA BENE COMUNE

1° premio di euro 500.00 assegnato a Liceo Artistico “Giulio Romano” di Mantova  classe 4LD docente referente prof. Vincenzo Denti - elaborato fotografico.

Le diverse tipologie di inquinamento diventano di interesse della protezione civile quando il rischio ambientale è connesso alla probabilità che si verifichi un evento provocato da una alterazione dell'acqua, dell'aria o del suolo con ricadute immediate o a breve termine sulla salute della popolazione in una data zona tale da comportare l'adozione di misure straordinarie di emergenza. L’ambiente che ci circonda è notevolmente inquinato e l’acqua è un bene comune che va salvaguardato.

Abbiamo pensato a come dare forma a un tema importante che coinvolge trasversalmente gli intenti della protezione civile, L’acqua, nella sua duplice natura di portatrice al tempo stesso di vita e di devastazione.

Il testo della canzone di Fabrizio De Andrè, Dolcenera descrive l'acqua  perfettamente, se imbrigliata dalla cementificazione, rompe gli argini, il suo aspetto cambia, porta a valle fango e sassi, cerca il suo corso naturale verso il mare, se tutelata e rispettata, crea vita, supporta, accoglie e convive con l’ecosistema e con l’uomo.

All’immagine proiettata delle gocce d’acqua, si sovrappongono le nostre mani, nel gesto sosteniamo e proteggiamo questo bene comune. Prendersi cura dell’acqua è condivisione d’intenti sulla sua importanza, è fare squadra per tutelare la fonte di vita del nostro pianeta.

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SONO VIVO?

2° premio di euro 300.00 assegnato a CPIA di Mantova classe 1 A Monoennio docente referente prof. Maria Zignale alunni Priscilla Boatemaa Amprofo, Souleymane Kante, Giovanni Zago - elaborato scritto e produzione poetica

 Il progetto sottolinea, attraverso un’intervista e la produzione di un testo, la ricaduta degli effetti che le calamità naturali possono avere sulle persone che le hanno vissute. La paura, il senso di pericolo, il sentirsi destabilizzati di fronte a forze incontrollabili, il panico e l’impotenza sono  descritti e rivissuti come aspetti di un mondo che crolla senza lasciare speranze né intorno a noi nè dentro di noi. Il ricordo viene introiettato con angoscia e dolore e si allarga ad una dimensione che non è più e solo personale ma collettiva e universale.

Noi ragazzi del monoennio del CPIA di Mantova abbiamo scelto di analizzare come evento il terremoto del 2012 che colpì i paesi del modenese e della parte meridionale della provincia di Mantova, con uno degli epicentri nella città di Mirandola.

Ci è sembrato significativo intervistare una ragazza che ha vissuto quei momenti in prima persona: Dalila Montagano, 21 anni, residente a Mirandola.

 

1. Dov'eri durante le scosse di terremoto?

Durante la scossa del 20 maggio mi trovavo a casa mia, mentre nel corso della scossa del 29 maggio ero in un appartamento messoci a disposizione da amici di famiglia.

2. Che cosa stavi facendo durante le scosse e a che ora sono avvenute?

Durante la scossa del 20 maggio ero a letto a dormire; ricordo che la sera prima avevo passeggiato per la fiera di Mirandola insieme ad un’amica che rimase a dormire da me. Erano da poco passate le 4:00 di notte.

Mentre il 29 maggio mi trovavo con mia madre all’interno di un appartamento che non fu lesionato dalla prima scossa. Erano le 9:00 di mattina, stavamo facendo colazione.

3. Quando sono iniziate le scosse?

Entrambe le scosse sono stata precedute da altre di entità minore e proprio per questo è stato sottovalutato quello che sarebbe successo da lì a pochi istanti.

4. Che cosa hai fatto durante le scosse?

Scappai. Succede tutto talmente in fretta che l’unico pensiero a passarti per la testa è quello di correre al riparo e salvarti.

5. Eri spaventata?

Non ero spaventata forse l’adrenalina del momento o forse l’incapacità di realizzare cosa stava accadendo in quei brevi secondi.

6. Quando sono arrivati i soccorsi?

L’aiuto fu quasi immediato, già pochi istanti dopo l’accaduto le autorità competenti erano pronte a fornire assistenza alla popolazione.

7. Cosa hanno fatto i soccorsi?

Coloro che hanno prestato aiuto alla popolazione si sono preoccupati di fornire beni di prima necessità come cibo e bevande; recuperare beni importanti nelle case, mettendo a repentaglio le proprie vite perché la situazione era ancora incerta; dare aiuto psicologico e momenti di svago per i bambini. Successivamente hanno provveduto a delle sistemazioni temporanee per tutta la popolazione coinvolta.

 

Questo racconto ha suscitato in noi delle domande sull’aspetto psicologico di chi vive tragedie simili nelle quali l’individuo si rende conto di rischiare in pochi attimi di perdere la propria vita.

Ne è nata questa produzione poetica intitolata:

 

SONO VIVO?

 

Il vuoto, davanti a me
il vuoto, attorno a me
il vuoto, dentro di me
un boato e poi il silenzio infinito

 

la terra in sussulto che fa tremare l'uomo

 

tremo e prego, prego e temo

che una folle danza ci devasti

in un attimo;

una luce che mi sveglia dal limbo...

l'abbaiare di un cane

la voce della gente

 mi chiamano?

 
sono vivo?

 

una giacca gialla, il tricolore italiano sul petto

“degli angeli mi hanno salvato:

sono vivo! "

 

Monoennio del CPIA di Mantova; Priscilla, Kante, Giovanni, Alessio

L'AMBIENTE SIAMO NOI

3° premio ex equo di euro 200,00 assegnato a ITET Mantegna di Mantova classe 4BS docente referente Ermana Marelli  - elaborato multimediale

Il progetto illustra, attraverso immagini, cosa è essenziale sapere, cosa fare e come comportarsi per salvaguardare la vita personale e quella dell’ambiente. Atteggiamenti corretti e civili aiutano a capire l’importanza e la consapevolezza di sentirsi partecipe del sistema e non osservatore passivo. I  suggerimenti della Protezione Civile  e le informazioni spiegano cosa e come fare e, soprattutto, quali sono  le azioni pericolose e quelle corrette . Il messaggio trasmesso è molto efficace perché ancorato nella coscienza civile  dei giovani a cui è affidata la salvaguardia dell’ambiente e della vita.

PEGOGNAGA POST TERREMOTO!

3° premio ex equo di euro 200.00 assegnato a CPIA di Mantova classe 1° Monoennio docente referente prof. Serena Pedrazzoli  alunno Alessio Sportiello - elaborato multimediale.

 Il progetto ripercorre, attraverso immagini significative, com’era Pegognaga colpita dal terremoto del 2012 e come è la Pegognaga post-terremoto. L’opera di rifacimento degli edifici in un ambiente distrutto e raso al suolo sottolinea la volontà di rinascita di una comunità e l’impegno della Protezione civile nella rimozione di ciò che è stato abbattuto e nel conforto a persone devastate interiormente.  Far rivivere un mondo e una collettività permette di affrontare con serenità il futuro e coltivare quelle speranze di vita che possono essere  distrutte.

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